Assegno Unico Salvo: Meloni e Giorgetti Smentiscono la Repubblica in Video!

LA SMENTITA DI MELONI E GIORGETTI SU “LA REPUBBLICA”: “NON ELIMINEREMO L’ASSEGNO UNICO, NON CREDERE ALLE INTERPRETAZIONI”

Non credete alle interpretazioni errate, l’assegno unico non sarà eliminato: così, a poche ore dalla riunione di maggioranza e dalla prima riunione del Consiglio dei Ministri post-vacanze estive, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti hanno pubblicato un video sui social media per confutare le notizie infondate diffuse da “La Repubblica” riguardo la soppressione di questa misura, che vale 20 miliardi di euro, nel 2024. In vista della Legge di Bilancio del 2025, che si preannuncia difficile per le numerose questioni da trattare, le speculazioni su una possibile revisione e modifica dell’Assegno unico per i figli hanno portato “La Repubblica” a suggerire che il Governo potrebbe realmente abolire tale sostegno per le famiglie.

OGGI RIUNIONE TRA MELONI, SALVINI E TAJANI SEGUÌTA DAL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI DOPO LA PAUSA ESTIVA

Nello specifico, la Commissione Europea critica il Governo italiano per non aver concesso l’Assegno unico ai lavoratori stranieri che non hanno almeno due anni di residenza in Italia: su questo punto, Meloni ha evidenziato che se questa posizione dell’UE prevalesse, «significherebbe praticamente annientare l’assegno unico». Nonostante queste critiche, l’Assegno unico resta in vigore e Meloni e Giorgetti avvertono di non fidarsi delle “interpretazioni fantasiose” presentate ieri da “La Repubblica” e poi ripetute dalle opposizioni. Inoltre, sottolineano che ogni giorno si legge sui giornali «ciò che dovrebbe essere scritto in una legge finanziaria che ancora dobbiamo iniziare a redigere».

Una volta chiarito il malinteso sull’Assegno unico, il summit odierno del centrodestra con i quattro leader (oltre a Meloni – FdI, Salvini – Lega, Tajani – FI anche Lupi – Noi Moderati) a Palazzo Chigi stabilirà la roadmap fino a dicembre 2024, con la Legge di Bilancio chiaramente in primo piano. «Procediamo uniti e leali seguendo il nostro programma», ha comunicato una fonte diretta di Palazzo Chigi alla vigilia del summit che precederà il Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno ci sono molte questioni urgenti oltre alla Finanziaria: dalle concessioni balneari alla Commissione UE (oggi sarà ufficializzato il nome di Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari UE e il PNRR, come unico candidato italiano per la lista dei prossimi commissari europei), fino alle relazioni con Bruxelles come ribadito dal summit di due giorni fa tra Meloni e Manfred Weber del PPE.

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La lista degli argomenti è lunga e include anche recenti tensioni e divergenze tra Forza Italia e Lega: lo ius scholae, l’autonomia differenziata, la riforma della RAI e il sistema del Premierato, mentre c’è completa unità sul tema dell’Assegno unico. «Compattezza e tranquillità nella maggioranza dopo aver osservato troppe tensioni», hanno comunicato dalla Lega, così come Tajani con Forza Italia mira a pianificare attentamente i prossimi mesi con “lealtà e unità”. Sarà inoltre necessario decidere come procedere con la sostituzione di Fitto nel team di governo: fino ad oggi è stata esclusa l’ipotesi di un “mini rimpasto”, il Ministero potrebbe essere diviso con deleghe affidate alla stessa Meloni, a Roberto Cingolani (ex Ministro dell’Ambiente sotto Draghi) e Giulio Terzi di Sant’Agata. Le decisioni definitive su questo passaggio saranno chiarite nei prossimi mesi durante il Cdm.

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