Il 12 aprile scorso, a Strasburgo, la Commissione Europea ha presentato un nuovo approccio, più particolareggiato, che prevede nuovi obblighi di rendicontazione pubblica per le maggiori imprese dell’area, al fine di garantire un più elevato livello di trasparenza e maggiori strumenti di prevenzione dell’evasione fiscale.

Si tratta di una proposta di Direttiva che si inserisce nel quadro più ampio della lotta all’elusione delle imposte societarie in Europa, stimato tra i 50 e i 70 miliardi di euro all’anno.

Le precedenti proposte relative allo scambio di informazioni tra autorità fiscali vengono pertanto integrate con l’obbligo per le multinazionali con un reddito superiore a 750 M di euro di pubblicare una serie di dati ritenuti essenziali, secondo una ripartizione paese per paese. Al pari, sarà richiesto lo stesso flusso informativo alle multinazionali non europee con attività in Europa.

La proposta, pur ponendo attenzione al rischio di pubblicazione di informazioni riservate, avrebbe impatti sulla direttiva 2013/34/UE (detta “contabile”), in quanto richiederebbe di rendere pubbliche , annualmente, informazioni sugli utili e sulle imposte maturate e versate in ciascuno Stato membro; o dati riguardanti le attività delle aziende in altre giurisdizioni fiscali nel resto del mondo.

La proposta di direttiva deve passare dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’UE e poi essere recepita da tutti gli Stati membri nelle rispettive legislazioni nazionali entro un anno dalla sua entrata in vigore.

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