Il momento cruciale per bruxelles
In un periodo particolarmente delicato per l’UE, le elezioni presidenziali americane del 2024 si intersecano con importanti cambiamenti istituzionali europei. Mentre la Commissione von der Leyen affronta le audizioni dei nuovi commissari, l’esito elettorale potrebbe coincidere con il vertice informale di Budapest, dove una possibile vittoria di Trump farebbe esultare l’alleato Viktor Orban.
Lo scenario trump: vecchie e nuove sfide
A differenza del suo primo mandato, un Trump 2.0 potrebbe essere più efficace nell’implementare le sue politiche. Il timore principale riguarda il sostegno all’Ucraina, con gli USA che finora hanno fornito 59 miliardi di euro in aiuti militari. Trump ha già manifestato l’intenzione di tagliare questi fondi e cercare un accordo diretto tra Putin e Zelensky, mettendo in discussione il futuro della NATO.
La prospettiva harris: non tutto oro quel che luccica
Nonostante l’apparente sollievo per una possibile vittoria democratica, Harris potrebbe continuare la politica commerciale protezionistica di Biden. L’Inflation Reduction Act ha già creato tensioni con l’UE, danneggiando la competitività delle imprese europee. La candidata democratica potrebbe mantenere i dazi su alluminio e acciaio, aggiungendo nuove misure protezionistiche.
La questione commerciale
Le relazioni commerciali transatlantiche rimangono un punto critico. Sia Trump che Harris potrebbero mantenere o intensificare le politiche protezionistiche, dalla controversia sugli aerei civili alle tariffe sull’acciaio. L’UE teme particolarmente l’approccio “America First” di Trump, che potrebbe estendere i dazi a nuovi settori.
Il rischio di tensioni sociali
Indipendentemente dal vincitore, preoccupa il rischio di violenze post-elettorali negli USA. Le scene di Capitol Hill potrebbero ripetersi con maggiore intensità, con possibili ripercussioni in Europa. L’eventuale degenerazione della società americana potrebbe influenzare i movimenti estremisti europei, già in crescita negli ultimi anni.
Conclusione
Le elezioni USA 2024 rappresentano un momento cruciale per le relazioni transatlantiche. L’UE si trova a dover bilanciare le proprie aspettative tra due scenari complessi: da un lato, il rischio di un’America isolazionista sotto Trump, dall’altro, la continuazione di politiche commerciali sfavorevoli con Harris. La sfida per Bruxelles sarà mantenere una posizione autonoma pur preservando l’alleanza strategica con Washington, in un contesto geopolitico sempre più instabile.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.