Un’ambiziosa iniziativa presidenziale
Martedì 25 febbraio 2025, Donald Trump ha presentato un nuovo programma di immigrazione rivolto agli investitori facoltosi. La “Trump Gold Card”, che sarà lanciata tra quindici giorni, rappresenta un investimento sostanziale di 5 milioni di dollari e segna un cambiamento significativo nella politica di attrazione di capitali stranieri negli Stati Uniti.
I vantaggi della carta oro
Questa nuova carta offre prospettive interessanti per i suoi titolari, tra cui l’accesso privilegiato alla residenza permanente negli Stati Uniti e un possibile percorso verso la cittadinanza americana.
Trump sottolinea che questo programma è rivolto in particolare agli imprenditori del settore tecnologico e agli investitori “di alto livello” in grado di creare posti di lavoro e stimolare l’economia americana.
Una sostituzione strategica
La Trump Gold Card sostituisce un programma esistente, ritenuto problematico, che permetteva di ottenere una carta verde per investimenti compresi tra 800.000 e 1.050.000 dollari.
Secondo Howard Lutnick, Segretario al Commercio degli Stati Uniti, il vecchio sistema era soggetto a frodi e offriva un accesso troppo facile alla residenza permanente. Il nuovo programma quintuplica l’importo richiesto, rafforzando la natura elitaria del sistema.
Benefici economici attesi
L’amministrazione Trump punta sui molteplici benefici di questo programma: creazione di posti di lavoro, aumento delle entrate fiscali e stimolo dell’economia locale.
Gli investitori interessati sono presentati come attori economici dinamici che “spenderanno molto denaro, pagheranno molte tasse e daranno lavoro a molte persone”, secondo le parole del Presidente.
Un’apertura controversa
L’accenno di Trump alle possibili candidature di oligarchi russi ha sollevato interrogativi, soprattutto alla luce delle sanzioni statunitensi in vigore contro la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina.
In particolare, il Presidente ha affermato di conoscere “alcuni oligarchi russi che sono ottime persone”, una posizione che potrebbe creare tensioni diplomatiche.
Conclusioni
La Carta d’oro di Trump rappresenta un importante cambiamento nella politica di immigrazione economica degli Stati Uniti, con una chiara attenzione per le persone molto ricche.
Se da un lato questo programma promette significativi benefici economici, dall’altro solleva interrogativi sull’equità del sistema di immigrazione e sulle implicazioni geopolitiche di questa apertura selettiva agli investitori stranieri.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.