Il bonus per la pittura del 2025 è incluso nell’elenco degli incentivi per il settore edilizio, pensato per migliorare l’ambiente dei condomini, anche se esistono notevoli limitazioni per le proprietà private.
In dettaglio, questo incentivo è progettato sia per enhance l’estetica delle pareti sia per la loro manutenzione, specificamente in ambito condominiale. Analogamente, per altri lavori edilizi, il Governo Meloni ha ridotto significativamente le detrazioni fiscali disponibili.
Bonus per la pittura 2025 fino a 48.000€
Il bonus per la pittura del 2025 non è stato approvato come misura indipendente, ma fa parte di una Manovra di Bilancio che racchiude vari incentivi nel settore dell’edilizia, il che comporta diverse conseguenze negative. In particolare, si nota una riduzione della detraibilità fiscale, a svantaggio dei beneficiari. Il limite massimo di spesa è stato ridotto da 96.000€ a 48.000€, e la percentuale del beneficio è scesa al trentasei percento (rispetto al precedente 50%). Come annunciato, un appartamento privato non può beneficiare di questo incentivo, né per la pittura né per altri lavori di manutenzione ordinaria. Il requisito fondamentale richiede che gli interventi siano destinati a lavori di manutenzione straordinaria, ordinaria, ristrutturazione o restauro su edifici individuali o residenziali, a condizione che interessino le parti comuni.
Appartamenti e unità residenziali
La detrazione fiscale legata all’incentivo di ristrutturazione varia a seconda che gli interventi siano effettuati in un appartamento o in unità abitative singole.
Se l’intervento riguarda la pittura di un appartamento, la detrazione si applicherebbe solo ai cambiamenti di colori e ai materiali usati per la pittura esterna.
Invece, se l’intervento è comune a più unità condominiali, allora la pittura potrebbe essere realizzata sia all’esterno che all’interno.
Come presentare la domanda online
A differenza del Superbonus, non sono più disponibili le modalità di rimborso tramite sconto in fattura o cessione del credito. Invece, il Governo ha previsto un rimborso fiscale sull’Irpef, che può essere richiesto tramite il modello dei Redditi delle Persone Fisiche o il 730 precompilato.
Consigliamo di consultare un esperto per determinare la documentazione appropriata da allegare alla domanda. Infine, il metodo di pagamento utilizzato per coprire i costi dell’intervento deve essere tracciabile, come carta di credito, debito, prepagate o bonifico.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.