Apparizione per frode organizzata
Due uomini sono comparsi in tribunale a Le Mans il 10 marzo. Sono accusati di frode organizzata. Gli indagati hanno 24 e 25 anni. I fatti si sono svolti tra il dicembre 2021 e il gennaio 2025. Il caso coinvolge diverse vittime nella regione della Sarthe. La sentenza finale è prevista per il 24 aprile 2025.
La tecnica del furto d’identità
I truffatori si sono presentati come agenti ufficiali dell’Enedis. Prendevano di mira i privati nelle loro case. Offrivano dispositivi apparentemente rivoluzionari.
Questa tattica permetteva loro di conquistare la fiducia delle vittime. La loro sicurezza professionale ingannava facilmente le persone che avvicinavano.
Profitti fraudolenti considerevoli
I dispositivi venduti avevano un valore di poche decine di euro. I truffatori li vendevano fino a 3.000 euro l’uno.
Questa differenza di prezzo ha generato un profitto colossale. La perdita finanziaria totale supera i 160.000 euro. Le vittime hanno subito anche un notevole danno morale.
Molte vittime vulnerabili
La truffa ha mietuto numerose vittime nella regione della Manche. La strategia era rivolta in particolare alle persone vulnerabili. I truffatori hanno fatto leva sull’autorità associata al nome Enedis.
Il loro aspetto professionale ispirava fiducia ai potenziali clienti. Questo metodo ha funzionato per oltre tre anni.
L’avvertimento di Enedis
Enedis avvisa il pubblico sul proprio sito web. L’azienda non svolge mai attività commerciali dirette. Invita tutti i consumatori a essere vigili.
Persone malintenzionate possono chiedere di accedere alle bollette dell’energia. Alcuni si offrono di cambiare i contatori o di eseguire lavori di potatura.
Conclusione
Questo caso ci ricorda l’importanza di verificare l’identità degli incaricati alla raccolta di informazioni. I truffatori perfezionano costantemente le loro tecniche di approccio. Sfruttano la fiducia riposta in grandi aziende come Enedis.
Per tutelarvi, dovreste rifiutare qualsiasi proposta commerciale non richiesta. In caso di dubbio, contattate direttamente l’azienda.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.