Giugno si annuncia come un mese significativo per molti lavoratori, segnando l’avvento di incrementi salariali rilevanti, soprattutto per il personale del settore pubblico.
Queste modifiche sono il risultato della riduzione del cuneo fiscale, introdotta con la Legge di Bilancio 2024. Nonostante un inizio lento, la legge verrà attuata a partire dalla retribuzione di giugno, apportando vantaggi economici diretti sui salari.
Riduzione del cuneo fiscale: destinatari del beneficio
I principali destinatari di questo provvedimento sono i dipendenti pubblici che hanno un reddito totale annuo inferiore ai 40.000 euro. Per chi si trova entro questi limiti, la riduzione del cuneo fiscale si traduce in un aumento dello stipendio visibile già da giugno.
Inoltre, nel mese di giugno verranno corrisposti anche gli arretrati dovuti da gennaio, con un pagamento una tantum che si stima possa essere circa 400 euro. Questa è una misura strutturale che continuerà ad essere applicata nei mesi a venire, attraverso bonus o detrazioni a seconda della fascia di reddito.
Modalità di distribuzione degli aumenti
Gli incrementi mensili varieranno a seconda del reddito dichiarato, seguendo una scala progressiva. Di seguito la suddivisione prevista:
- Fino a 8.100 euro: aumento del 7,1% dello stipendio lordo;
- Da 8.501 a 15.000 euro: bonus del 5,3%;
- Da 15.001 a 20.000 euro: beneficio fiscale del 4,8%.
Per i redditi tra 20.001 e 32.000 euro, la riduzione del cuneo fiscale si concretizza con una detrazione fissa annuale di 1000 euro, ripartita mensilmente. Oltre i 32.000 euro, la detrazione diminuisce gradualmente fino a annullarsi per chi supera i 40.000 euro.
Visualizzazione degli aumenti sul cedolino NoiPA
Il ritardo nell’implementazione della riduzione è stato causato in parte dalla necessità di aggiornare il sistema NoiPA, la piattaforma del Ministero dell’Economia che gestisce gli stipendi dei dipendenti pubblici. Con gli aggiornamenti di giugno, i lavoratori vedranno specificate nel cedolino due nuove voci relative al bonus:
- E11 – CREDITO ART.1 COMMA 4 L. 207/2024, relativo al bonus fiscale;
- E12 – ULTERIORE DETRAZIONE ART.1 COMMA 6 L. 207/2024, per ulteriori sgravi.
Attraverso la nuova interfaccia di NoiPA, ogni dipendente potrà anche gestire autonomamente il proprio profilo fiscale, optando, se necessario, per la rinuncia agli sgravi in caso di superamento delle soglie di reddito che potrebbero annullare altri vantaggi fiscali.
Un sollievo atteso
Dopo mesi di attesa, questo aggiustamento rappresenta una notizia positiva per i lavoratori del settore pubblico, offrendo un supporto tangibile al loro potere d’acquisto in un periodo di inflazione costante.
I sindacati hanno positivamente accolto l’implementazione della misura, pur continuando a sollecitare che il taglio del cuneo fiscale sia esteso anche ai lavoratori del settore privato e reso più efficace nelle prossime manovre di politica economica.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.